Uno studio prospettico ha valutato la prevalenza della proteinuria nei cani afferiti per la prima volta presso il servizio di oncologia dell’università della Georgia.
Sono stati inclusi 60 cani di proprietà con una diagnosi confermata di neoplasia, ad eccezione dei soggetti con tumore a carico del tratto urinario inferiore. Di ogni soggetto sono stati raccolti i dati relativi al segnalamento, diagnosi oncologica, precedenti trattamenti oncologici, terapie attuali e l’anamnesi relativa ad eventuali viaggi. Sono, inoltre, stati registrati i seguenti parametri: valori renali, elettroliti, PCV (packed cell volume), solidi totali, pressione sistolica, analisi delle urine, rapporto proteine urinarie:creatinina urinaria ed esame della retina. I soggetti sono stati classificati in non-proteinurici per valori del rapporto proteine urinarie:creatinina urinaria <0,2; proteinurici borderline per valori ≥0,2 ma <0,5; proteinurici conclamati per valori ≥0,5. La coltura urinaria è stata effettuata nei cani con sedimenti urinari attivi o con proteinuria conclamata.
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