Uno studio retrospettivo multicentrico ha calcolato la percentuale di campioni ematici che presentavano reticolocitosi in assenza di anemia in gatti e cani e ha valutato la causa eziologica e il tasso di mortalità nei soggetti che presentavano questa anomalia ematologica.
Sono stati inclusi 3.956 esami ematologici di gatti e 11.087 di cani ed è stata calcolata la percentuale di campioni in cui era presente reticolocitosi in assenza di anemia. In base ai dati clinici, questi pazienti sono stati classificati come sani o come malati; quelli malati sono poi stati assegnati a 12 gruppi di malattie.
La percentuale di campioni di sangue con reticolocitosi ma senza anemia era del 3,1% nei gatti (124/3.956) e del 4,4% nei cani (492/11.087). Complessivamente l’1,8% dei gatti (2/111) e l’1,5% dei cani (7/458) con reticolocitosi in assenza di anemia erano sani. Le patologie più frequentemente riscontrate sono risultate essere perdita di sangue/anemia, malattie cardiache/respiratorie, disturbi gastrointestinali e infiammatori, e neoplasie. Il tasso di mortalità era del 37,8% nei gatti (42/111) e del 29,7% nei cani (136/458); il tempo mediano di sopravvivenza nei non sopravvissuti era di 1 giorno (range: da 0 a 376 giorni nei gatti, da 0 a 444 giorni nei cani).
In entrambe le specie è stata osservata reticolocitosi in assenza di anemia in una bassa percentuale di campioni ematici. Questa alterazione è stata riscontrata prevalentemente in animali malati invece che sani ed è risultata essere associata a un tasso di mortalità pari a circa un terzo dei pazienti.
“Reticulocytosis in non-anaemic cats and dogs” Fuchs J, et al. J Small Anim Pract. 2018 Mar (epub ahead of print)