L'angiostrongilosi è considerata una malattia emergente in alcune aree del nostro continente. La rilevazione di larve di primo stadio nelle feci utilizzando il metodo Baermann ha una sensibilità imperfetta.
Uno studio retrospettivo ha indagato l'efficacia di test diagnostici non invasivi effettuati su campioni di sangue e feci nel diagnosticare l’angiostrongilosi confrontandoli con la PCR eseguita su materiale ottenuto mediante lavaggio broncoalveolare (BAL) in un piccolo gruppo costituito da 7 cani dispnoici con tosse e infezione naturale sostenuta da Angiostrongylus vasorum.
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