Visualizza articoli per tag: Animali esotici
Prevalenza e fattori di rischio delle patologie dentali nei draghi barbuti in cattività
Nonostante la malattia paradontale sia riconosciuta come una condizione comune nei draghi barbuti in cattività, mancano i dati relativi alla prevalenza di essa. Una dieta sbilanciata è stata precedentemente citata come il principale fattore di rischio legato alla malattia, sebbene siano state condotte poche ricerche sull'eziologia di tali patologie. Gli obiettivi di questo studio erano: indagare la prevalenza di alterazioni e malattie dentali nei draghi barbuti in cattività nel Regno Unito e di iniziare a studiare i fattori di rischio che influenzano la presenza e la gravità della malattia in questa specie.
Nello studio sono stati inclusi 304 draghi barbuti, tutti valutati per la presenza di malattie dentali e per ogni animale è stato compilato un modulo di raccolta dati standardizzato per fornire informazioni sul segnalamento, la dieta e lo stato di salute dell'animale. La gravità di qualsiasi malattia dentale è stata classificata anche in un sottogruppo di draghi barbuti (n = 147), utilizzando un sistema di classificazione da 0 a 5.
Mieloencefalite protozoaria equina
Il Ponazuril è un farmaco attualmente impiegato per il trattamento della mieloencefalite protozoaria equina (EPM, equine protozoal myeloencephalitis).
Gli autori di questo studio ipotizzano che la somministrazione di tale molecola in associazione all’olio di mais possa aiutare ad ottenere delle concentrazioni maggiori di Ponazuril sia nel siero che nel liquido cerebrospinale (CSF, cerebrospinal fluid).
Epilessia post-traumatica in un pappagallo
Un pappagallo corona bianca (Pionus senilis), femmina di 13 anni, è stata portata in visita per crisi convulsive comparse 22 mesi dopo il trattamento per una lesione traumatica cerebrale (TBI, traumatic brain injury) caratterizzata da perdita della vista, emiparesi, nistagmo, circling ed head tilt.
Agli esami del sangue, effettuati per indagare l’origine delle crisi convulsive, erano presenti ipercalcemia e ipercolesterolemia, che venivano attribuite alla vitellogenesi compatibile con il reperto anamnestico di deposizione delle uova e con la recente insorgenza del comportamento riproduttivo. La risonanza magnetica del cervello evidenziava una diffusa atrofia del pallio destro con idrocefalo ex vacuo, che si riteneva fosse il risultato del precedente TBI. I reperti diagnostici erano compatibili con epilessia post-traumatica (PTS, post-traumatic seizures).
Nefrolitiasi in una lontra asiatica
Una lontra asiatica dalle piccole unghie (Aonyx cinereus), femmina adulta, nata in cattività è stata visitata per diarrea e disconfort addominale.
Gli esami radiografici ed ecografici mettevano in evidenza la presenza di un voluminoso nefrolita nel rene sinistro. Una nefrolitiasi di piccola entità era preste anche nel rene destro. Gli esami emato-chimici erano nella norma. L’urografia discendente è stata utilizzata per la valutazione funzionale dell’apparato urinario e ha rilevato una normale funzione escretoria in entrambi i reni.
Protocolli chemioterapici nei furetti con linfoma
Il linfoma è la terza neoplasia più comune nei furetti domestici (Mustela putorius furoi).
L'obiettivo di questo studio era quello di riportare i dati demografici e l’outcome di furetti sottoposti a diversi protocolli terapeutici per il linfoma.
Studio radiografico dell’apparato gastroenterico nelle tartarughe
I disturbi gastrointestinali sono un'importante causa di morbidità nelle tartarughe della specie Terrapene carolina Carolina. In letteratura non sono presenti informazioni riguardo la normale anatomia radiografica e i tempi di transito e svuotamento del tratto gastroenterico.
In questo studio prospettico sono stati utilizzati di 15 esemplari sani. Le immagini radiografiche in tre proiezioni (proiezione dorso-ventrale con fascio verticale, latero-laterale con fascio orizzontale e rostro-caudale con fascio orizzontale) sono state acquisite prima della somministrazione del contrasto a 0, 20, 40, 60 e 90 minuti e a 2, 4, 8, 12 e 24 ore dalla somministrazione; successivamente ogni 24 ore fino alla completa eliminazione del mezzo di contrasto (15 mL/kg di solfato di bario con sonda oro-gastrica).
Un nuovo agente zoonotico trasmesso dallo scoiattolo
Tra il 2011 e il 2013, in Germania, tre allevatori di scoiattoli variegati (Sciurus variegatoides) che avevano avuto contatti tra di loro e si erano scambiati i loro esemplari di scoiattolo, avevano sviluppato segni clinici simili, compatibili con una encefalite o meningoencefalite, ed erano deceduti nel giro di 2-4 mesi.
I sintomi clinici erano caratterizzati da febbre, brividi o entrambi; rallentamento psicomotorio progressivo; stato confusionario; instabilità nell’andatura; mioclono, paresi oculare o entrambi e, infine, coma. Tutti e tre i pazienti presentavano comorbidità al momento della comparsa dei sintomi (ipertensione, diabete o obesità) e tutti hanno sviluppato trombosi venose, che sono esitate in embolia polmonare in 2 dei 3 soggetti.
Orchiectomia nelle tartarughe europee
Il corteggiamento delle tartarughe include gesti quali il mordere, lo speronare, il rincorrere, e atteggiamenti sessuali nei confronti di esemplari dello stesso sesso, ed è generalmente molto spiccato nelle specie di tartaruga allevate in Europa come animali domestici. Di conseguenza, i maschi sono tenuti in condizioni di isolamento.
L’obiettivo di questo studio era quello di valutare l'effetto dell’orchiectomia sul corteggiamento nelle tartarughe europee.
Ovariectomia laparoscopica nella cavia
L’obiettivo di questo studio pilota sperimentale era quello di valutare l’attuabilità e la sicurezza dell'ovariectomia laparoscopica nelle cavie utilizzando strumenti minilaparoscopici da 3 mm.
Tre cavie sono state sedate, messe in anestesia generale e intubate sotto visualizzazione endoscopica. È stata utilizzata una tecnica a 3 vie con una cannula da 3,9 mm per l'endoscopio e due cannule da 3,5 mm per gli strumenti endoscopici da 3 mm, tra cui un dispositivo di sigillatura del vaso da 3 mm, pinze da presa e forbici endoscopiche. L'addome è stato insufflato con CO2 ad una pressione di 6-8 mm di Hg. Le cavie sono state inclinate lateralmente di 90° per visualizzare le ovaie posizionate dorsalmente.
Agobiopsia epatica nel porcellino d’India
Uno studio ha descritto una tecnica di agobiopsia nel porcellino d’India (Cavia porcellus) e ha valutato l’incidenza delle complicazioni che si verificano a seguito di tale procedura.
Sono state eseguite biopsie ecoguidate del lobo epatico destro usando un ago Tru-Cut in 36 porcellini d’India sani.