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Ruolo delle infezioni da Mycoplasma e Chlamydia nel Pitone
I Serpentoviruses (ordine Nidovirales) sono un'importante causa di malattie respiratorie nei serpenti. Sebbene gli studi sulla trasmissione abbiano dimostrato che i serpentoviruses possono causare malattie respiratorie nei pitoni, non è ancora chiaro il ruolo potenziale di agenti patogeni concomitanti. In particolare, sono disponibili in letteratura veterinaria informazioni limitate sul ruolo delle infezioni da mycoplasma e chlamydia nei pitoni.
Nel presente studio sono stati valutati i campioni diagnostici (prevalentemente tamponi orali) di 271 pitoni, di generi diversi, inviati presso un singolo laboratorio per il rilevamento di serpentoviruses. I campioni sono stati sottoposti a screening mediante PCR per il rilevamento di mycoplasma e chlamydia.
Morbilità e mortalità nei serpenti dai tentacoli in cattività
Il serpente dai tentacoli (Erpeton tentaculatum) è un serpente acquatico viviparo desiderabile nei parchi zoologici grazie al suo aspetto unico e alle sue strategie di alimentazione. Nonostante la sua presenza negli zoo negli ultimi 50 anni, i dati in letteratura sulla mortalità e morbilità di questa specie risultano essere limitate. L’obiettivo di questo studio era quello di valutare retrospettivamente 125 referti patologici di serpenti dai tentacoli, ottenuti tra il 1996 e il 2017 presso il “The Wildlife Conservation Society's Bronx and Central Park zoos” di New York.
I risultati hanno mostrato che poco più della metà dei decessi era dovuta a malattie infettive (n = 67; 53,6%) e di questi, oltre la metà (n = 40; 59,7%) era dovuta a micosi cutanee. Paranannizziopsis spp. era il microrganismo isolato nella maggior parte dei casi. Anche la morte per infezione batterica era relativamente comune (n = 21; 16,8%) e in un terzo dei casi (n = 7; 5,6%) sono stati riscontrati bacilli intralesionali compatibili con Mycobacterium spp. Le comorbilità più comuni includevano: parassiti gastrointestinali (n = 44; 35,2%), patologie renali (n = 31; 24,8%) e accumulo lipidico negli epatociti (n = 13; 10,4%).