
Michele Tumbarello Med Vet PhD student
Prolasso rettale del coniglio
Il prolasso rettale è raramente riportato nei conigli ed è stato storicamentea associato a condizioni infettive del tratto gastrointestinale.
In questa case-series, due conigli da compagnia adulti (oryctolagus cuniculus) sono stati presentati indipendentemente per il prolasso rettale. I conigli sembravano sani, senza storia medica degna di nota, ed erano ancora in grado di nutrirsi e defecare. L'esame clinico ha rivelato una massa rettale solida e apparentemente non dolente in entrambi i conigli. L'ecografia addominale e le radiografie di tutto il corpo non hanno rivelato alcuna anomalia. L'emocromo completo e i pannelli di chimica sierica hanno evidenziato valori che rientravano nei range di normalità.
Variabili che influenzano il microbioma intestinale del cavallo
Il microbioma fecale di cavalli sani può essere influenzato da: segnalamento, dieta, fattori ambientali e malattie concomitanti.
Gli autori di questo studio hanno valutato gli effetti dell'età, della razza, del sesso, della posizione geografica, della stagionalità, della dieta, della colite causata dall'uso di antibiotici (diarrea associata agli antimicrobici [AAD]) e dell'infezione da Salmonella sul microbioma fecale.
Valutazione del diametro della vena cava caudale nei gatti sottoposti a donazione ematica
L'ecografia della vena cava caudale (CVC) è stata precedentemente utilizzata per valutare l’assetto emodinamico dei cani ma non dei gatti. Lo scopo degli autori di questo studio era determinare i cambiamenti del diametro del CVC durante la donazione di sangue nella specie felina.
Le variabilità inter e intra-osservatore sono state approfondite in 11 gatti. I diametri minimo e massimo del CVC sono stati valutati longitudinalmente nella visuale subxifoidea (SV) e paralombare destra (PV) e trasversalmente con accesso intercostale epatico destro (HV). Diciotto gatti sani e anestetizzati sono stati valutati prima (T0) e dopo (T1) 21 procedure di donazione di 10 ml/kg di sangue nelle stesse sedi anatomiche, e dopo la rianimazione fluida con un volume di 30 ml/kg di soluzione di Ringer lattato (T2). L'indice CVC è stato calcolato nei suddetti soggetti.
Discinesia parossistica nei gatti di razza Sphynx
Lo scopo di questo studio era identificare le caratteristiche fenotipiche di una discinesia parossistica osservata nei gatti Sphynx.
I proprietari dei gatti Sphynx affetti sono stati invitati a fornire filmati di episodi anormali per l’attività di revisione. Coloro che avevano gatti con dimostrazione di episodi coerenti con la discinesia parossistica, sono stati invitati a completare un questionario online progettato per consentire un'ulteriore caratterizzazione della patologia.
Marker infiammatori dei gatti ipertiroidei dopo terapia con radioiodio
Lo scopo degli autori di questo studio era quello di valutare l'impatto della terapia con radioiodio (RIT) sulle proteine di fase acuta (APP) dei gatti ipertiroidei, in particolare: amiloide A sierica (SAA), alfa-1-glicoproteina acida (AGP) e aptoglobina (Hp).
Tra giugno 2013 e novembre 2014, sono stati arruolati 33 gatti ipertiroidei senza segni clinici o di laboratorio di malattia infiammatoria o neoplastica e un peso corporeo >2,5 kg. Immediatamente prima e 12, 36, 72 ore e 6 giorni dopo la RIT, sono stati prelevati campioni di siero per la determinazione delle concentrazioni di APP.
Valutazione ecografica dei linfonodi e delle ghiandole mammarie del gatto
L'ecografia è stata utilizzata come strumento diagnostico per la valutazione delle ghiandole mammarie normali e dei tumori mammari di diverse specie. Gli autori di questo studio miravano a descrivere le caratteristiche ecografiche B-mode e Doppler delle ghiandole mammarie e dei rispettivi linfonodi drenanti in 32 gatte adulte.
Meningoencefalomielite secondaria a pasteurella multocida nel gatto
Le malattie neurologiche sono comuni nei gatti domestici e si sospetta che gli agenti infettivi siano la causa primaria nel 30-45% dei casi. Tra le eziologie infettive, quelle di origine batterica sono state caratterizzate solo sporadicamente in letteratura, con pochi studi che mettono in correlazione i risultati macroscopici e istologici con l'identificazione batteriologica di conferma.
In questa case-series, gli autori descrivono la meningite batterica e la meningoencefalomielite associata a Pasteurella multocida in 3 gatti domestici.
Caratteristiche del linfoma cutaneo nella specie felina
L'obiettivo principale di questo studio era quello di caratterizzare la presentazione clinica del linfoma cutaneo nella specie felina. Gli obiettivi secondari includevano determinare se, il trattamento o la risposta iniziale al trattamento, influenzasse la sopravvivenza complessiva dei pazienti e capire se, le caratteristiche della malattia come l'immunofenotipo, le dimensioni delle cellule o la presenza di epiteliotropismo, influenzassero la risposta al trattamento.
Medici oncologi veterinari di quattro ospedali universitari veterinari accademici hanno presentato casi di pazienti felini con linfoma cutaneo diagnosticato mediante istopatologia o citologia. Sono stati registrati dati relativi al segnalamento, eventuale positività al virus della leucemia felina (FeLV)/virus dell'immunodeficienza felina (FIV), risultati dell'esame obiettivo generale, segni clinici, test diagnostici, terapia e risposta al trattamento, l'outcome e, infine, i risultati dell'autopsia, quando disponibili.
Chemioterapia adiuvante in corso di emangiosarcoma nel cane
La chemioterapia a base di doxorubicina dopo splenectomia rimane l’approccio terapeutico standard per l'emangiosarcoma canino, ma la prognosi è generalmente sfavorevole.
L’obiettivo degli autori dello studio era determinare l'outcome clinico dei pazienti trattati con chemioterapia a base di carboplatino dopo splenectomia rispetto ai protocolli che prevedono la somministrazione di doxorubicina. Un obiettivo secondario era quello di determinare se la conta dei monociti del sangue periferico fosse associata alla prognosi.
Rilievi radiografici toracici dei cani con intossicazione da paraquat
Il paraquat (1,1-dimetil-4,4-bipiridinio dicloruro) è un erbicida tossico. L'ingestione accidentale di paraquat negli animali e nell'uomo provoca insufficienza respiratoria e morte.
L’obiettivo degli autori dello studio era descrivere le caratteristiche radiografiche dell'intossicazione confermata da paraquat in un gruppo di cani e determinare se eventuali caratteristiche cliniche o riscontri diagnostici potevano facilitare questa diagnosi.