
Eleonora Malerba Med Vet PhD
Inclinazione del tavolo durante l’ovariectomia laparoscopica nella specie canina
Uno studio clinico prospettico si è posto l’obiettivo di identificare il decubito ottimale per l'esecuzione dell’ovariectomia laparoscopica a porta singola nella specie canina.
Sedici cagne, una volta anestetizzate, venivano poste in decubito dorsale su un tavolo operatorio inclinabile. Una volta introdotto in addome e dopo l'ispezione degli organi addominali, il laparoscopio veniva diretto verso l'ovaio. Per ciascuna inclinazione del tavolo (a 0 °, 22,5 ° e 45 °) e per entrambe le ovaie sono state effettuate riprese video della durata di quindici secondi. Sette osservatori ciechi (3 inesperti [IN], 3 praticanti [PR], 1 esperto [ES]) hanno valutato le registrazioni per giudicare la visibilità dell’ovaio e della borsa ovarica, il limite tra ovaio e utero e gli altri organi.
Epidermite essudativa del suino: efficacia del vaccino autogeno
Questo studio è stato condotto su una mandria di 1000 scrofe soggetta ad epidemie ricorrenti di epidermide essudativa (EE) e ha valutato l'efficacia della vaccinazione autogena nel controllo di tali focolai.
Il vaccino è stato prodotto utilizzando tre ceppi di Staphylococcus hyicus isolati, poco prima dell'inizio dello studio, da maiali infetti. Tutti e tre i ceppi erano positivi per il gene exhB, che codifica per la tossina esfoliativa di tipo B (ExhB). Le scrofe sono state suddivise in 4 gruppi; in 2 di questi gruppi le scrofe sono state vaccinate (gruppo V) a cinque e due settimane dal parto, mentre le scrofe degli altri 2 gruppi non sono state vaccinate (gruppo NV). L'efficacia della vaccinazione è stata determinata sulla base della quantità di antibiotici usati a scopo metafilattico e sui tassi di morbilità e mortalità dei suinetti.
La quantità totale di antimicrobici utilizzati a scopo metafilattico nei suinetti nati dai gruppi V era di 39.600 mg contro gli 88.550 mg impiegati nei suinetti dei gruppi NV. I tassi di morbilità erano di 6,5 nei gruppi V e 14,36 nei gruppi NV (P = 0,008); i tassi di mortalità erano di 2,59 nei gruppi V e 5,02 nei gruppi NV (P = 0,001).
Alterazioni elettrocardiografiche nei vitelli con diarrea
L'iperkaliemia nei vitelli neonati con diarrea può potenzialmente causare gravi anomalie della conduzione cardiaca e aritmie.
Uno studio prospettico osservazionale condotto su 130 vitelli neonati (età ≤21 giorni) ha documentato i risultati dell'elettrocardiografia (ECG) e le variazioni dell'ECG associate all'aumento delle concentrazioni plasmatiche di potassio.
Melfalan in corso di mieloma multiplo nel cane
Il mieloma multiplo (MM) nei cani viene generalmente trattato con melfalan. È stato riportato che il protocollo che prevede un dosaggio giornaliero di melfalan sia ben tollerato dai pazienti ed associato ad un outcome favorevole. Informazioni aneddotiche sostengono che anche il regime a dose pulsata sia associato ad un esito positivo, tuttavia in letteratura sono disponibili pochi dati relativi all’outcome a lungo termine e alla sicurezza associati a questo regime di trattamento nei cani con MM.
Uno studio di coorte retrospettivo ha confrontato l’outcome e gli effetti avversi associati ai due regimi di trattamento con melfalan e ha individuato i fattori prognostici in cani con MM. Sono stati inclusi nello studio un totale di 38 cani con MM di cui 17 trattati con il protocollo a dose pulsata e 21 con il protocollo giornaliero.
Efficacia dell’acido tolfenamico e del robenacoxib nei gatti ovarioisterectomizzati
Uno studio ha valutato l'efficacia di un inibitore COX non selettivo (acido tolfenamico) e di un inibitore selettivo della COX-2 (robenacoxib) per il controllo del dolore post-operatorio nei gatti.
Sono stati inclusi 30 gatti sottoposti a ovarioisterectomia, i quali sono stati casualmente distribuiti in tre gruppi: il gruppo controllo (placebo), il gruppo acido tolfenamico (4 mg/kg/giorno) e il gruppo robenacoxib (1 mg/kg/giorno). I farmaci sono stati somministrati per via orale 2 ore prima dell'induzione dell'anestesia e 24 e 48 ore dopo l'intervento. L’assetto coagulativo è stato valutato prima dell'induzione dell'anestesia misurando il tempo di sanguinamento della mucosa orale (buccal mucosal bleeding time, BMBT). Il dolore è stato valutato sia tramite la scala del dolore unidimensionale elaborata dalla Colorado State University, sia mediante la scala del dolore multidimensionale prima dell'induzione dell’anestesia e 2, 8, 24, 30 e 48 ore dopo l'intervento.
Scompenso cardiaco avanzato nel cane
I cani con insufficienza cardiaca in stadio avanzato rappresentano una sfida clinica per i veterinari, ma non ci sono studi che riportino le caratteristiche cliniche e l’outcome di questi pazienti.
Uno studio si è posto l’obiettivo di descrivere i riscontri clinici e l'outcome di 54 cani con scompenso cardiaco avanzato causato da malattia degenerativa della valvola mitralica (DMVD, degenerative mitral valve disease).
A fini dello studio, l'insufficienza cardiaca avanzata è stata definita come la recidiva dei segni di insufficienza cardiaca congestizia nonostante i pazienti ricevessero il pimobendan, l’inibitore dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitore) e la furosemide ad una dose maggiore di 4 mg/kg/giorno.
Magnesiemia e malattia renale cronica nella specie felina
In medicina umana, l'ipomagnesiemia è associata ad un aumento della mortalità e ad un declino della funzionalità renale nei soggetti con malattia renale cronica (CKD, chronic kidney disease). Nella specie felina, il magnesio è inversamente correlato al fattore di crescita dei fibroblasti-23 (FGF-23, fibroblast growth factor-23), un importante fattore prognostico in corso di CKD. Tuttavia, il significato prognostico del magnesio plasmatico nei gatti con CKD è sconosciuto.
Uno studio ha voluto indagare la relazione tra la concentrazione plasmatica totale di magnesio (tMg) e la concentrazione plasmatica del FGF-23, stabilire il tasso di mortalità e di progressione della malattia in 174 gatti con CKD iperazotemia (stadi IRIS 2-4).
Una nuova tecnica per il monitoraggio della fertilità delle vacche da latte
Negli allevamenti da latte, una tempestiva identificazione delle problematiche riproduttive delle vacche è essenziale per minimizzare le perdite economiche legate alla stato di fertilità. A questo scopo diventa fondamentale individuare il momento ottimale per la fecondazione, riconoscere l’instaurarsi della gravidanza, identificare tempestivamente la morte embrionale precoce e i problemi alle ovaie. L'analisi del progesterone (P4) del latte tramite test da campo, utilizzabili in azienda, può fornire informazioni relative a tutte queste condizioni. Tuttavia, la misurazione del P4 del latte è soggetta all’influenza di diverse variabili.
Uno studio si è posto l'obiettivo di presentare una tecnica innovativa per la rilevazione della luteolisi che precede l’estro e fornire le indicazioni per il suo corretto utilizzo in azienda.
Mastocitosi cutanea maculopapulare felina
La mastocitosi cutanea è una malattia descritta raramente in dermatologia veterinaria e solitamente definita come “orticaria pigmentosa”.
Uno studio ha descritto la diagnosi, il trattamento e l'outcome di 13 gatti con mastocitosi cutanea.
I soggetti affetti erano di razza Sphynx (n=9), Devon Rex (n=2) e incroci di Sphynx/Devon Rex (n=2). Le femmine (n=9) erano sovrarappresentate e la durata mediana dei segni clinici prima della diagnosi era di 8 mesi. La presentazione clinica di questi 13 gatti è stata confrontata con i casi riportati nella letteratura veterinaria e classificati secondo l'attuale consenso umano sulla mastocitosi cutanea.
Cheratite da microfilaria nel cane
Gli agenti parassitari sono riconosciuti come causa di cheratite, ma la cheratite parassitaria non è una diagnosi comune negli animali domestici.
Lo scopo di questo studio era quello di descrivere i reperti clinici e istopatologici in sette cani con cheratite cronica causata da microfilarie.