
Eleonora Malerba Med Vet PhD
Ecografia addominale in corso di ipertensione sistemica
Nel cane, l'ipertensione sistemica cronica può danneggiare reni, occhi, cervello, cuore e vasi. Nell’uomo, l'ipertensione sistemica è il fattore di rischio più comune per la dilatazione dell'aorta, e conseguente formazione di un aneurisma. L'ecografia addominale è lo strumento generalmente utilizzato per monitorare il diametro dell'aorta addominale nelle persone con ipertensione sistemica.
In questo studio retrospettivo, è stata eseguita una valutazione del diametro dell'aorta addominale rispetto a quello della vena cava caudale in un gruppo di controllo costituito da 18 cani e in 128 cani con ipertensione sistemica. L’ipotesi degli autori era che il rapporto tra il diametro dell'aorta addominale e quello della vena cava caudale fosse maggiore nei cani con ipertensione sistemica rispetto ai cani di controllo normotesi.
Citrato ferrico in corso di anemia sideropenica
Il citrato ferrico è un legante del fosfato a base di ferro e somministrabile per via orale. In medicina umana, questa molecola è nota per la sua influenza positiva sul ferro ed è impiegata nel trattamento dell'anemia sideropenica nei pazienti con malattia renale cronica (CKD, chronic kidney disease).
L’obiettivo di questo studio era quello di indagare se la somministrazione orale di citrato ferrico possa migliorare l'anemia senza influenzare il metabolismo del fosforo nei ratti con anemia da carenza di ferro.
Peritonite infettiva: Mutian Xraphconn
Il coronavirus felino (FcoV, feline coronavirus) è comune tra i gatti che convivono tra loro in condizioni indoor. Circa il 10% dei gatti infetti sviluppa la peritonite infettiva felina (FIP, feline infectious peritonitis), malattia potenzialmente letale. La trasmissione del virus è di tipo oro-fecale. Il Mutian® Xraphconn (Mutian X) è un prodotto commercializzato per il trattamento dei gatti con FIP, ma viene anche impiegato per arrestare la diffusione del virus sebbene, per questo secondo scopo, non esistano linee guida specifiche.
L’obiettivo di questo studio era quello di stabilire quali fossero la dose minima e la durata del trattamento necessarie per garantire la clearance virale dalle feci dei gatti asintomatici che si comportano da diffusori del virus.
Dermatite atopica canina
L’obiettivo di questo studio controllato in cieco era quello di confrontare le diverse opzioni per il trattamento della dermatite atopica canina (prednisone, oclacitinib, ciclosporina e lokivetmab) e i loro effetti sulla barriera cutanea.
Diciannove cani atopici di razza Beagle sono stati esposti all’allergene due volte a settimana per 4 settimane e sono stati suddivisi in gruppi in base al trattamento somministrato: oclacitinib, ciclosporina, lokivetmab, prednisone o nessun trattamento. Prima dell’inizio dello studio e dopo ogni esposizione all’allergene sono stati valutati l’indice di estensione e gravità della dermatite atopica canina (CADESI-03, Canine Atopic Dermatitis Extent and Severity Index, 3rd iteration) e il prurito. La perdita di acqua transepidermica (TEWL, transepidermal water loss) e l'idratazione sono state misurate al basale e ai giorni 14 e 28.
Laminite nelle vacche da latte al pascolo
Le malattie podaliche sono tra le tre principali patologie che colpiscono le vacche da latte. L'impatto delle malattie podaliche sull'allevamento di bovini da latte è secondo solo alla mastite. La laminite è un'infiammazione diffusa, asettica, sierosa, non purulenta delle papille dermiche e della vascolarizzazione della parete dello zoccolo. Nelle vacche allevate al pascolo, la laminite si verifica principalmente nelle lamine, cioè all'interno del guscio dello zoccolo, senza determinare lesioni evidenti all’esterno, determinando oggettive difficoltà diagnostiche. Tuttavia, la laminite influisce gravemente sulla salute e sul benessere delle vacche da latte, influenzando significativamente le loro performance.
In questo studio, gli autori hanno valutato le variazioni di concentrazione plasmatica dei mediatori dell'infiammazione e delle sostanze vasoattive nelle vacche da latte con laminite subclinica (gruppo LSC, n=20), con laminite cronica (gruppo LC, n=20) e in vacche sane (gruppo CONTROLLO, n=20), con l'obiettivo di individuare eventuali correlazioni tra i parametri valutati e la patogenesi della laminite.
Cortisolemia nei cani critici
L’obiettivo di questo studio retrospettivo era quello di indagare se la concentrazione di cortisolo sierico (CS) di cani in condizioni critiche fosse un utile indicatore prognostico per la sopravvivenza o la non sopravvivenza.
A questo scopo, sono state revisionate le cartelle cliniche di 229 cani ricoverati in condizioni critiche e nei quali fosse stato misurato il CS entro 3 giorni dal momento del ricovero. Le concentrazioni di CS sono state confrontate tra i cani sopravvissuti e i cani non sopravvissuti, quelli con e quelli senza sepsi e altre variabili di interesse.
Abomasite nei vitelli
L'infiammazione dell’abomaso è una sindrome che colpisce i giovani vitelli nutriti con latte. La letteratura veterinaria attualmente disponibile descrive prevalentemente gli aspetti necroscopici di tale condizione.
L’obiettivo di questo studio di coorte retrospettivo osservazionale era quello di descrivere la presentazione clinica, i test complementari , i trattamenti e il tasso di mortalità dei vitelli con diagnosi clinica di abomasite e, infine, identificare i potenziali fattori di rischio associati all’outcome.
FIP: adalimumab e itraconazolo
La peritonite infettiva felina (FIP, feline infectious peritonitis) è una malattia fatale dei gatti sia domestici che selvatici. Farmaci efficaci per il trattamento di tale patologia non sono ad oggi disponibili nella pratica clinica.
L’obiettivo di questo studio era quello di valutare l’efficacia della combinazione di adalimumab (un anticorpo monoclonale umano che riconosce come antigene il TNF-alfa; ADA) e itraconazolo (ICZ), misurando l’attività neutralizzante dell’ADA nei confronti della citotossicità indotta dal TNF-alfa felino.
Effetto del pimobendan nei gatti sani
L’obiettivo di questo studio pilota era quello di valutare l'effetto di una singola dose di pimobendan sulla funzionalità atriale sinistra (LA, left atrial) nei gatti sani.
Undici gatti sani di proprietà non sedati sono stati sottoposti ad esami ecocardiografici standardizzati prima e dopo una singola dose di pimobendan somministrato per via orale (1,25 mg/gatto) e sono stati valutati i parametri di funzionalità sistolica atriale sinistra.
Alfa-2-agonisti nei cavalli con disregolazione insulinica
Nei cavalli senza disturbi metabolici, gli alfa-2-agonisti sopprimono la secrezione di insulina, causando un’iperglicemia transitoria e un’iperinsulinemia “da rimbalzo”. Questi effetti degli alfa-2-agonisti potrebbero avere una rilevanza clinica nei cavalli con disregolazione dell'insulina (ID, insulin dysregulation).
L’obiettivo di questo studio crossover randomizzato era quello di indagare gli effetti degli alfa-2-agonisti sulla dinamica dell'insulina e del glucosio nei cavalli con ID.