
Gaia Carotenuto Med Vet PhDstudent
Lissencefalia nello Shih Tzu
La lissencefalia è una malformazione cerebrale, non comune in medicina veterinaria, caratterizzata da una superficie cerebrale liscia e ispessita che può provocare epilessia strutturale.
Questo case-series riporta i primi casi di lissencefalia in quattro Shih Tzu, descrivendo la presentazione clinica e i reperti della risonanza magnetica riguardanti la lissencefalia e le malformazioni cerebrali concomitanti.
Emangiosarcoma splenico nei cani di piccola taglia
Gli obiettivi di questo studio retrospettivo consistono nel determinare l’outcome e i fattori prognostici nei cani di piccola taglia con diagnosi di emangiosarcoma e nel valutare se l’outcome differisse tra cani di piccola e grande taglia.
Sono state revisionate le cartelle cliniche per identificare i cani sottoposti a splenectomia per emangiosarcoma splenico. Le informazioni ottenute includevano: segnalamento, stadiazione preoperatoria, risultati degli esami del sangue, rilievi chirurgici, reperti istopatologici, trattamenti chemioterapici, presenza/assenza di malattia metastatica e tempo di sopravvivenza (ST, survival time). La regressione di Cox è stata eseguita per valutare i fattori prognostici associati alla sopravvivenza.
Dermatite pustolosa sterile e leishmaniosi
Le caratteristiche cliniche e istopatologiche suggestive della dermatite pustolosa (PustD, pustular dermatitis), nei cani affetti da leishmaniosi canina (CanL, canine leishmaniosis), non sono state identificate. Non è stata dimostrata un'associazione tra CanL e PustD.
Questo studio ha gli obiettivi di descrivere un gruppo di cani affetti da CanL e PustD pruriginosa e di valutare una possibile associazione tra le due condizioni.
Ipertiroidismo e batteriuria subclinica
La batteriuria subclinica è definita come la presenza di un’urinocoltura positiva in assenza di segni clinici di infezione del tratto urinario (UTI, urinary tract infection). Nei gatti ipertiroidei, la prevalenza di UTI (principalmente subcliniche) riportata in letteratura si aggira attorno al 12% -22%. Per questo motivo, i veterinari considerano l'ipertiroidismo un fattore di rischio per lo sviluppo di batteriuria subclinica e molti raccomandano l’urinocoltura durante la valutazione dei gatti ipertiroidei.
Questo studio prospettico vuole confrontare la prevalenza della batteriuria subclinica (basata su un’urinocoltura positiva) nei gatti ipertiroidei non in terapia con quella dei gatti eutiroidei di simile età e sesso.
Soffio cardiaco in gatti apparentemente sani
I soffi cardiaci vengono riscontrati comunemente in gatti apparentemente sani durante l'esame fisico di routine e l'ecocardiografia doppler è necessaria per identificare l’origine della turbolenza del flusso che causa il soffio. In alcuni casi, l'origine del soffio non può essere identificata con l'esame ecocardiografico, neppure da parte di veterinari esperti. L'applicazione di una leggera pressione con il trasduttore ad ultrasuoni contro la parete toracica di un gatto può indurre un restringimento temporaneo del lume ventricolare medio-destro (RV, right ventricular), causando turbolenze del flusso sanguigno anche in assenza di anomalie cardiache.
Questo studio vuole valutare l'effetto della pressione del trasduttore ad ultrasuoni contro la parete toracica dei gatti durante l'ecocardiografia (test provocativo) sul flusso sanguigno del RV. L'ipotesi principale è che il test provocativo possa aumentare la velocità di efflusso ventricolare destro e causare turbolenza del flusso sanguigno. La seconda ipotesi è che l'effetto di questa manovra sia indipendente dalle variazioni della frequenza cardiaca durante il test.
Monitoraggio della terapia con trilostano nei cani con PDH
Il risultato del test di stimolazione con ACTH (ACTHst, ACTH stimulation test), le concentrazioni sieriche di cortisolo (SCC, serum cortisol concentrations) pre e post-trilostano, il peso specifico urinario (USG, urine-specific gravity) e il rapporto cortisolo urinario-creatinina urinaria (UCCR, urine cortisol:creatinine ratios) sono variabili comunemente utilizzate per monitorare il trattamento con trilostano nei cani con iperadrenocorticismo ipofisi-dipendente (PDH, pituitary-dependent hyperadrenocorticism). Nessuna variabile è, tuttavia, in grado di discriminare i cani che ricevono una dose adeguata di trilostano (A) da quelli con un sovradosaggio (O) o un sottodosaggio (U) del farmaco.
Questo studio prospettico, multicentrico ha avuto l’obiettivo di valutare e confrontare le variabili raccomandate per il monitoraggio terapeutico, incluse misurazioni seriali delle SCC in una coorte di cani con PDH in terapia con trilostano.
Tiroxina totale nei cani in condizioni critiche
Questo studio ha l’obiettivo di valutare se la concentrazione sierica di tiroxina totale (TT4, total thyroxine) al momento del ricovero in un'unità di terapia intensiva (ICU, intensive care unit) sia associata al tasso di mortalità e alla durata del ricovero nei cani in condizioni critiche.
Sono stati inclusi 166 cani ricoverati in terapia intensiva nei quali era stata misurata la concentrazione sierica di TT4 al momento del ricovero. Sono state revisionate le cartelle cliniche per raccogliere i dati relativi a: segnalamento, malattie concomitanti, farmaci, motivo del ricovero, outcome (decesso, eutanasia o sopravvivenza alla dimissione), durata del ricovero e concentrazione sierica iniziale di TT4.
Disautonomia nel cane e nel gatto
La disautonomia è una malattia caratterizzata dalla degenerazione dei neuroni autonomici.
Lo scopo di questo studio era eseguire una revisione retrospettiva multicentrica dei dati clinici relativi a cani e gatti con diagnosi di disautonomia e di valutarne l’outcome.
Insulina ricombinante umana
Uno studio ha voluto quantificare gli anticorpi anti-insulina nei cani diabetici trattati con insulina ricombinante umana e determinare se, la dose di insulina o la durata del trattamento, differissero tra cani diabetici positivi e cani diabetici negativi agli anticorpi anti-insulina.
In questo studio preliminare descrittivo è stato utilizzato il siero di 24 cani diabetici trattati per almeno 2 settimane con insulina ricombinante umana e il siero di 24 cani sani (gruppo di controllo). Per rilevare la presenza di anticorpi anti-insulina è stato utilizzato un saggio radioimmunologico. La percentuale di cani positivi agli anticorpi è stata confrontata tra i due gruppi con il test di Fisher.
Masse mediastiniche e polmonari nel cane e nel gatto
L’origine, mediastinica o polmonare, delle masse toraciche è spesso difficile da identificare a causa della loro complessa relazione spaziale.
Gli obiettivi di questo studio retrospettivo osservazionale consistevano nel valutare la capacità della radiografia nel distinguere le masse mediastiniche da quelle polmonari e nel determinare la presenza di correlazioni con specifici reperti radiografici.